INTERVISTA MARCO MALATTIA


Quando è nata VLF e cosa ti ha spinto a creare questo progetto?

La formula attuale di V.L.F. è nata nel 2011, vari elementi di ciò che è ora V.L.F. si possono rintracciare nei miei lavori precedenti. I motivi che portarono alla nascita del progetto furono svariati ed il più delle volte impalpabili. Il primo, quindi forse il meno importante, fu il provare ad unire tutto il prodotto del mio background in un unico blocco che si occupasse di suoni, immagini, pensieri e scrittura.

In "Channel 309" hai optato per la formula ad episodi, come mai questa scelta?

Volevo lasciare a Ch309 tutta la libertà che un contesto in divenire può dare.  In questo modo posso valorizzare al massimo l'approccio CH309 al video. Nessuna delle situazioni presenti nei primi 6 episodi è finita, ha coordinata certa solo nel suo inizio, ma può riproporsi, perfezionarsi, evolversi un numero pressochè infinito di volte.      

Sei soddisfatto del tuo ultimo "Channel 309 IV-VI"? Potendo tornare indietro, cambieresti qualcosa?

Non cambierei assolutamente nulla. L'amalgama di immagini e suoni è così come doveva essere.

Rispetto ad altri lavori come ad esempio "No Vaseline" o "The Motel Files" (di cui ci hai datoca un'anticipazione), "Channel 309" è  meno pornografico e brutale. Cosa c'è alla base di questa differenza, dal punto di vista concettuale? 

I lavori di concetto sono lavori morti. La pornografia è solo uno dei tanti ingredienti V.L.F., a volte viene evidenziato a volte no. La cifra stilistica di Ch309 ben si sposa con situazioni meno pornografiche, situazioni che invece sono la raison d'etre di “No Vaseline” o dell'antologia “The Motel Files”.

Stlisticamente parlando i tuoi lavori hanno sempre avuto la caratteristica di essere acausali e frammentati;  in "Channel 309" il concetto di  acausalità assume un significato più profondo e teorico (la negazione dello sviluppo temporale e la rinuncia al nesso causale). Tuttavia gli episodi IV-VI appaiono molto più compatti rispetto ai primi tre.  Non trovi sia in contraddizione con lo spirito originario del progetto Channel 309?

Le implicazioni pratiche e teoriche di un concetto complesso come quello dell'Acausalità se riportate all'aspetto di una manciata di video risultano troppo complesse per gestire la situazione. Volendo giocare coi pensieri direi che se i primi episodi creano uno scenario dispersivo e caotico non trovo contraddittorio,  per i termini propri dell'Acausalità, far seguire del materiale compatto e unito.

Tu definisci il tuo progetto “sexual gnosis”: qual è il legame tra gnosi e atto sessuale? 

Sexual gnosis è uno dei tre termini della tagline dei laboratori V.L.F. insieme a “disfunctional porn” e “kali yuga erotism”. Sui legami tra gnosi, trascendenza e attività sessuale ci speculano sopra le dottrine e gli opportunisti da che mondo è mondo.  Noi (o meglio, parte di noi) abbiamo il nostro modo di intendere l'argomento. 

E’ corretto affermare che la manipolazione corporea e dell’atto sessuale in sé sia uno strumento per separare la natura materiale dell’uomo dal suo corpo?  Qual è il fine ultimo di questo processo? 

Certo, è corretto. La materia inerte del corpo si presta benissimo alla sollecitazione ed alla produzione di energia grazie a questa. Il fine è proprio questo, la produzione di energia.

Dal punto di vista concettuale in che modo si è evoluta VLF? Questa evoluzione corrisponde anche ad una tua crescita personale?

Ha ottimizzato il suo potenziale gestendo meglio ciò che aveva a disposizione ed ha velocizzato il processo per ottenere quell'estetica che è propria di V.L.F. I concetti, ripeto, sono roba morta. V.L.F. è azione.

Com’è nata la collaborazione con la Black Lava Entertainment?

Nel modo migliore in cui una collaborazione può nascere, dal rispetto reciproco. Videro una screen copy del materiale che poi divenne il primo episodio di Channel 309 e da li nacque il progetto di produzione e distribuzione.



Che tipo di riscontro hai avuto all’estero? In cosa differisce (se differisce) il pubblico italiano da quello straniero?

Il riscontro all'estero in termini di quantità è notevolemente superiore rispetto a quello italiano. La differenza principale che appare subito è che il fruitore medio italiano è più infantilmente prurigginoso ed emotivamente immaturo verso il materiale pornografico.

Quali sono i criteri secondo i quali selezioni le tue performer? Quali caratteristiche devono avere?
        
Non esistono criteri assoluti o caratteristiche obbligatorie. Non ci sono capacità performative richieste o prestazioni dovute. Questo lo si intuisce anche dalla diversità del materiale realizzato con ciascuna ragazza. Ciò che conta è l'attitudine e l'entusiasmo per il progetto. 

Che valenza hanno concetti di “violenza” e “malattia” nel progetto VLF? 
      
Il significato che si associa al termine violenza è troppo soggettivo e malinterpretabile. V.L.F. non si occupa di violenza. “malattia” è invece più interessante, rappresentando la deviazione da una situazione agevole, ideale. Quest'ultimo elemento è presente in ogni lavoro V.L.F.

Di recente è stato pubblicato “Kitva’s Whormhole” di cui hai curato la regia. E’ un opera formalmente molto simile ai lavori di VLF ma senza la componente pornografica. Com’è stata quest’esperienza? Ti ha aiutato a crescere professionalmente?

La realizzazione di Kitva è stata un'esperienza tutto sommato positiva ed è formalmente simile ai prodotti V.L.F. perché oltre che della regia mi occupo anche del montaggio. E' stato bizzarro rivedere il linguaggio ed i metodi tecnici di V.L.F. ed adattarli ad un nuovo scenario, a tempi diversi, a situazioni diverse. Come ogni esperienza del genere ha ovviamente partecipato alla mia crescita formativa.

Talvolta nei tuoi video appaiono scritte in ebraico ed altri elementi riconducibili al culto di Set: cosa cerchi di comunicare attraverso questa simbologia?

Nulla, non c'è alcun intento di proselitismo o vano sfoggio. Nel contesto in cui sono calati certi elementi allegorici hanno sicuramente un valore puramente estetico.

Per definizione l’arte è l’esaltazione di una forma di espressione volta a valorizzare il senso estetico/concettuale di un’opera. Perché VLF si dissocia dal termine “arte”? Come definiresti il tuo lavoro?



Non lo definisco. Al massimo posso dire che sono “testimonianze di azioni”. Di sicuro non arte. L'arte ha legittimato la peggiore mediocrità ed i peggiori mediocri sono legittimati alla loro mediocrità dall'arte stessa. 

Come vedi il futuro di VLF? Intendi sperimentare nuovi percorsi?

V.L.F. cambia e sperimenta da se, a seconda del luogo, della strumentazione, della situazione generale. Quando il motore primo è un determinato approccio all'atto del riprendere la sperimentazione è conseguenza. 

Grazie per l’intervista. L’ultima parola a te.

Grazie a te.