A un anno di distanza dalla prima
uscita di “Channel 309 I-III”, Marco Malattia – fondatore di VLF Laboratories –
sforna il secondo capitolo, edito ancora una volta dalla Black Lava
Enterteinment. Il DVD, distribuito in una elegante confezione in pelle,
contiene gli episodi IV-VI più una piccola anticipazione del prossimo lavoro
“The Motel Files”. Il progetto Channel 309, a differenza delle altre opere del
regista, assume una connotazione concettuale differente che si riflette anche
nel diverso approccio formale e sostanziale. Accantonate le tipiche
inquadrature nervose e convulse, questi ultimi segmenti godono di un montaggio
più dolce e con pochi stacchi, che genera
ritmi distesi e tuttavia mai soporiferi. I tre frammenti sono pressoché
simili, e fanno della ripetitività la loro principale caratteristica. Quasi totalmente assente il bianco e nero che
faceva puntualmente capolino
nei “film” precedenti; la fotografia lascia spazio ad un tenue colore conferendo però in alcuni frangenti un fastidioso piglio televisivo. Dal punto di vista dei contenuti siamo ben lontani da “NoVaseline”: l’elemento hardcore-porn, sebbene sia una costante anche in Channel 309, sembra comunque non rappresentarne la cifra essenziale, inserendosi in un contesto di più ampio respiro. La componente pornografica, meno brutale e distruttiva ma sempre disturbante, non prende mai il sopravvento consentendo allo spettatore di apprezzare ed assaporare meglio gli altri ingredienti:
nei “film” precedenti; la fotografia lascia spazio ad un tenue colore conferendo però in alcuni frangenti un fastidioso piglio televisivo. Dal punto di vista dei contenuti siamo ben lontani da “NoVaseline”: l’elemento hardcore-porn, sebbene sia una costante anche in Channel 309, sembra comunque non rappresentarne la cifra essenziale, inserendosi in un contesto di più ampio respiro. La componente pornografica, meno brutale e distruttiva ma sempre disturbante, non prende mai il sopravvento consentendo allo spettatore di apprezzare ed assaporare meglio gli altri ingredienti:
location, performance, musica. Comparto sonoro –
curato dallo stesso Malattia – che assume una rilevanza fondamentale e che, con il suo incedere ossessivo e
circolare, rafforza la staticità visiva e ne amplifica il senso di disagio. Tra
depravazioni sessuali assortite incorniciate da vomito, sperma ed escrementi,
lentamente si viene risucchiati in una dimensione atemporale squisitamente
weird, disgustosa e allo stesso tempo inebriante. In conclusione un piccolo assaggio della prossima uscita “The
Motel Files”, una raccolta di situazioni estemporanee che ripercorrono i
sentieri già battuti in passato: una massiccia e malsana dose di sexploitation
spinto e senza fronzoli, difficile da digerire per chi non è avvezzo a simili
visioni. “Channel 309 IV-VI” è nel complesso un lavoro piuttosto maturo ed
equilibrato, dove ogni tassello viene inserito al posto giusto. Marco Malattia,
benché sfrutti gli stessi presupposti , dimostra una certa versatilità
artistica, riuscendo a creare, grazie ad un attento lavoro di manipolazione
visiva, opere apparentemente uguali ma concretamente differenti.
INTERVISTA MARCO MALATTIA
INTERVISTA MARCO MALATTIA