Jennifer è una giovane fotografa alle prese con una malformazione fisica che la costringe ad una vita da ninfomane: i suoi sette clitoridi necessitano infatti di continue attenzioni e, come se non bastasse, il suo sistema riproduttivo viaggia alla velocità della luce, tant'è che alla fine di ogni rapporto sessuale partorisce una mostruosa creatura. L'incontro con Batz, un ragazzo super dotato che fa uso di droghe per tenere a bada i suoi organi genitali, deciderà la sua sorte.
Ultima fatica cinematografica del regista olandese F. Henenlotter che, dopo aver sfornato capolavori indimenticabili come “Basket Case”, “Brain Damage” e “Frankenhooker”, torna a riproporre il suo gusto per l'orrido e le deformità con la tipica ironia che lo contraddistingue. “Bad Biology” fu realizzato in pochissimo tempo (il regista scoprì di avere un tumore poco prima dell'inizio delle riprese) e, nonostante sia piuttosto recente, pesca a larghe mani direttamente dagli anni '80, avvalendosi degli stessi effetti speciali gommosi e caserecci e trasudando la stessa attitudine trash, marchio di fabbrica delle opere firmate Henenlotter.
La genialità di quest'ultimo viene espressa grazie ad una massiccia dose di comicità, a tratti volgare e demenziale, che si sposa perfettamente con i toni politicamente scorretti che caratterizzano la pellicola. La trama, assurda e folle, si snoda attraverso una serie di situazioni esilaranti in cui si cacciano i protagonisti, vittime delle proprie disfunzioni sessuali. Da una parte troviamo Jennifer, perennemente eccitata e sempre in cerca di un uomo che plachi i suoi istinti animaleschi, dall'altra Batz, che deve fare conti con un enorme fallo dotato di una propria coscenza e intelligenza. Le avventure parallele dei due danno vita ad una horror comedy dalle forti tinte erotiche, che si dipana in un'atmosfera bizzarra e surreale. L'occhio della telecamera cade spesso e volentieri su scene esplicite di sesso, mostrando tutto quello che c'è da mostrare senza timore alcuno: dal pene tossicomane che se ne va in giro in cerca di vagine, a masturbazioni colossali coadiuvate
da strani aggeggi meccanici, fino alle implorazioni blasfeme della protagonista che desidera ricevere il sacro seme del Creatore. La pellicola non disdegna qualche momento autenticamente splatter, poichè Jennifer ha anche il vizietto di uccidere i suoi partner dopo l'amplesso, ma l'attenzione è focalizzata principalmente sull'aspetto sessuale deviato e sulla mostruosità fisica dei personaggi. Un approccio che potremmo definire cronenberghiano e che ha sempre fatto capolino nei film di Henenlotter. Se le avventure di Belial e del vermone Helmer vi avevano divertito, la visione di “Bad Biology” è d'obbligo!
Ultima fatica cinematografica del regista olandese F. Henenlotter che, dopo aver sfornato capolavori indimenticabili come “Basket Case”, “Brain Damage” e “Frankenhooker”, torna a riproporre il suo gusto per l'orrido e le deformità con la tipica ironia che lo contraddistingue. “Bad Biology” fu realizzato in pochissimo tempo (il regista scoprì di avere un tumore poco prima dell'inizio delle riprese) e, nonostante sia piuttosto recente, pesca a larghe mani direttamente dagli anni '80, avvalendosi degli stessi effetti speciali gommosi e caserecci e trasudando la stessa attitudine trash, marchio di fabbrica delle opere firmate Henenlotter.
La genialità di quest'ultimo viene espressa grazie ad una massiccia dose di comicità, a tratti volgare e demenziale, che si sposa perfettamente con i toni politicamente scorretti che caratterizzano la pellicola. La trama, assurda e folle, si snoda attraverso una serie di situazioni esilaranti in cui si cacciano i protagonisti, vittime delle proprie disfunzioni sessuali. Da una parte troviamo Jennifer, perennemente eccitata e sempre in cerca di un uomo che plachi i suoi istinti animaleschi, dall'altra Batz, che deve fare conti con un enorme fallo dotato di una propria coscenza e intelligenza. Le avventure parallele dei due danno vita ad una horror comedy dalle forti tinte erotiche, che si dipana in un'atmosfera bizzarra e surreale. L'occhio della telecamera cade spesso e volentieri su scene esplicite di sesso, mostrando tutto quello che c'è da mostrare senza timore alcuno: dal pene tossicomane che se ne va in giro in cerca di vagine, a masturbazioni colossali coadiuvate
da strani aggeggi meccanici, fino alle implorazioni blasfeme della protagonista che desidera ricevere il sacro seme del Creatore. La pellicola non disdegna qualche momento autenticamente splatter, poichè Jennifer ha anche il vizietto di uccidere i suoi partner dopo l'amplesso, ma l'attenzione è focalizzata principalmente sull'aspetto sessuale deviato e sulla mostruosità fisica dei personaggi. Un approccio che potremmo definire cronenberghiano e che ha sempre fatto capolino nei film di Henenlotter. Se le avventure di Belial e del vermone Helmer vi avevano divertito, la visione di “Bad Biology” è d'obbligo!
Pubblicato su HorrorMovie