Il professor Saxton è un famoso naturalista inglese che, durante una spedizione in Cina ai primi del '900, rinviene il fossile di una strana creatura metà uomo e metà scimmia perfettamente conservato tra i ghiacci. Per poterlo studiare lo chiuderà in una cassa ed affronterà un lungo viaggio in treno attraverso la linea transiberiana. Durante il percorso verso l'Europa l'ominide si risveglierà e ucciderà gran parte dei passeggeri.
Pellicola italo-spagnola diretta da Eugenio Martìn – conosciuto soprattutto per aver diretto film western –, che si avvale di un cast di tutto rispetto: Christopher Lee nel ruolo del protagonista, Peter Cushing e Telly Salvalas. Non è la prima volta che la riuscita coppia Lee-Cushing si cimenta assieme per dare vita ad uno dei tanti gioiellini horror all'inglese: “La Maschera di Frankenstein”, “Il Teschio Maledetto”, “Dracula Il Vampiro” sono solo alcuni dei titoli che vedono il combo recitare insieme. Ad arricchire la squadra di “attoroni” troviamo anche Telly Salvalas, noto ai più come il tenente Kojak ma con all'attivo svariate pellicole horror tra cui “Lisa e Il Diavolo” e “I Violentatori della Notte”.
“Horror Express” è certamente un film di nicchia che si confonde tra le numerose opere dello stesso genere edite tra gli anni '60/'70, che vale però la pena di riscoprire. Fatta eccezione per i primi minuti, la vicenda si svolge interamente in un'unica ambientazione: il treno. Le carrozze destinate ai nobili, vestiti con appariscenti costumi d'epoca, sembrano essere in realtà delle lussuose camere arredate con sfarzo ed eleganza. Ma dietro l'apparente bon ton che contraddistingue i personaggi si nasconde una feroce curiosità che scatenerà l'inferno. La creatura non è un semplice ominide, bensì un'entità proveniente dallo spazio, che, attraverso lo sguardo, assorbe i pensieri e l'intelligenza dei malcapitati che incontrano i suoi occhi diabolici. Le vittime vengono ritrovate con le pupille completamente bianche e, anche se siamo su un treno, ci sarà modo di effettuare autopsie che mostreranno cervelli lisci, proprio come se fossero stati “succhiati”. In anticipo sui tempi, “Horror Express” porta sullo schermo il tema degli “alieni” che si manifestano sulla Terra sotto mentite spoglie: pellicole come “La Cosa” o “Essi Vivono” sono solo alcuni degli esempi più famosi dello stesso filone. Pochi ma ben realizzati gli effetti speciali; le scene dei cadaveri con gli occhi bianchi sanguinanti sono di grande impatto; un po' meno il costume dello scimmione, squisitamente trash. Notevole la prestazione attoriale di Alberto de Mendosa, che solo un anno prima vestiva i panni del sergente ne “Una Lucertola Con la Pelle di Donna” e che ritroviamo qui nel ruolo di un prete dapprima intento a combattere il male, e poi sedotto dallo stesso. Piuttosto marginale ma simpatica la parte di Telly Salvalas che interpreta un folle ufficiale cosacco. Nonostante qualche piccola falla nella sceneggiatura, il film scorre via piacevolmente creando un'atmosfera di tensione dall'inizio fino ai concitati momenti finali. Se siete amanti del british horror non potete lasciarvi sfuggire questa piccola chicca.
“Horror Express” è certamente un film di nicchia che si confonde tra le numerose opere dello stesso genere edite tra gli anni '60/'70, che vale però la pena di riscoprire. Fatta eccezione per i primi minuti, la vicenda si svolge interamente in un'unica ambientazione: il treno. Le carrozze destinate ai nobili, vestiti con appariscenti costumi d'epoca, sembrano essere in realtà delle lussuose camere arredate con sfarzo ed eleganza. Ma dietro l'apparente bon ton che contraddistingue i personaggi si nasconde una feroce curiosità che scatenerà l'inferno. La creatura non è un semplice ominide, bensì un'entità proveniente dallo spazio, che, attraverso lo sguardo, assorbe i pensieri e l'intelligenza dei malcapitati che incontrano i suoi occhi diabolici. Le vittime vengono ritrovate con le pupille completamente bianche e, anche se siamo su un treno, ci sarà modo di effettuare autopsie che mostreranno cervelli lisci, proprio come se fossero stati “succhiati”. In anticipo sui tempi, “Horror Express” porta sullo schermo il tema degli “alieni” che si manifestano sulla Terra sotto mentite spoglie: pellicole come “La Cosa” o “Essi Vivono” sono solo alcuni degli esempi più famosi dello stesso filone. Pochi ma ben realizzati gli effetti speciali; le scene dei cadaveri con gli occhi bianchi sanguinanti sono di grande impatto; un po' meno il costume dello scimmione, squisitamente trash. Notevole la prestazione attoriale di Alberto de Mendosa, che solo un anno prima vestiva i panni del sergente ne “Una Lucertola Con la Pelle di Donna” e che ritroviamo qui nel ruolo di un prete dapprima intento a combattere il male, e poi sedotto dallo stesso. Piuttosto marginale ma simpatica la parte di Telly Salvalas che interpreta un folle ufficiale cosacco. Nonostante qualche piccola falla nella sceneggiatura, il film scorre via piacevolmente creando un'atmosfera di tensione dall'inizio fino ai concitati momenti finali. Se siete amanti del british horror non potete lasciarvi sfuggire questa piccola chicca.
Pubblicato su HorrorMovie